Cent’anni fa, il 12 ottobre 1923, nasceva a Tione (TN) Romano Agostino Scalfi. Un’amica russa lo ricorda brevemente, a testimonianza di un legame vero, che sfida le circostanze.
Per il resto dei miei giorni sarò grata al destino per padre Romano.
Per le messe del mattino, per le lunghe conversazioni in biblioteca, per il fatto che Seriate – ancora da qualche parte nel profondo del mio cuore – è la mia Casa, anche se il mio mondo si è sgretolato ed è andato in pezzi…
Non riuscirò mai a elencare le cose per cui sono grata al padre.
Ma una cosa la dirò, perché ora è incredibilmente importante: amava molto la Russia. Sapeva tutto, capiva tutto, sperimentava tutto, si rendeva conto e sentiva tutto – e nonostante tutto l’amava.
Ed è stato lui a insegnarmi che è possibile avere una tale visione della mia patria: senza isterismi, senza luoghi comuni, la visione sobria, comprensiva, coraggiosa e amorevole di un cristiano.
Buon compleanno, Padre.
Prega Dio per noi nella tua Dimora Eterna.
T. Krasnova
