Raccolta fondi 2023-2024

Carissimi amici,

il titolo che abbiamo voluto dare a questa lettera, che come di consueto vi indirizziamo all’avvicinarsi della fine dell’anno, esprime bene il senso del cammino di Russia Cristiana in questi mesi, culminato nella giornata di convivenza con monsignor Pezzi e nel Convegno recentemente svoltosi a Seriate e Milano. Non v’è dubbio che le vicende che abbiamo vissuto da vicino in questi ultimi giorni, attraverso le testimonianze dei molti amici che hanno dovuto lasciare la loro patria e la loro casa e fuggire all’estero, o che hanno deciso di rimanere con straordinario coraggio in Russia, ci hanno posto davanti agli occhi questa necessità e questo compito: ripartire dalla persona.

In un contesto che tende a giudicare ogni cosa con il criterio dello schierarsi da una parte o dall’altra, la presenza di persone vive, la profondità delle loro domande sul loro futuro e sul loro destino – che sono le stesse domande che ognuno di noi ha – e la gratitudine che ci hanno testimoniato per aver trovato un luogo dove poter condividere il loro dolore e la loro esperienza, accolti, ascoltati e guardati come fratelli, ci hanno fornito un’opportunità straordinaria per chiarirci le ragioni del nostro amore per la Russia, “nonostante tutto”, e insieme per ritornare alle origini della vocazione di Russia Cristiana e di ognuno di noi.

Ripartire dalla persona significa anche ripartire da ognuno di noi, condividere questa rinnovata chiarezza di giudizio che siamo chiamati a vivere, consapevoli che, come ci richiamava padre Romano, “la Russia è quello che è perché io sono quello che sono”. Si spalanca davanti a noi lo spazio di un lavoro personale, di conversione del cuore, prima di tutto, che solo può portare frutti duraturi, al di là della nostra pochezza.
Ripartire dalla persona è dunque il punto di partenza per il cammino che ci attende nei prossimi mesi; la memoria viva di padre Romano nel centenario della sua nascita, che dopo l’anticipo del Meeting di Rimini abbiamo iniziato a ricordare nei giorni scorsi a Tione, accompagnerà i nostri passi e le nostre iniziative, che come sempre porteremo avanti nella misura delle nostre possibilità, affidandone l’esito alla protezione e all’intercessione di padre Romano.

La tradizionale richiesta di sostegno che ogni anno di questi tempi ci facciamo ha quest’anno, come accennato sopra, uno spessore particolare, ha più viva la trasparenza di volti e storie, in Russia, in Ucraina, in Bielorussia, e in molti luoghi dell’Occidente dove tanti esuli sono riparati.
Vorremmo che suonasse non tanto e non solo come generica richiesta di un contributo, ma avesse per ognuno di voi lo stesso spessore, la stessa concretezza.

Quello che desideriamo è contribuire con la nostra opera a costruire quella profezia di pace alla quale ci richiama papa Francesco.

Grazie alla vostra generosità l’anno scorso abbiamo investito una somma importante per porre dei segni concreti di pace, si trattasse di realizzare i corsi di italiano per i profughi ucraini, o di aiutare persone espulse o costrette a emigrare dalla Russia, o persone che ancora rimangono nella loro patria, offrendo loro una amicizia della quale non cessano di ringraziarci e un sostegno concreto.

Accanto a questi segni, non possiamo non ricordare la mostra realizzata per il Meeting di Rimini 2022, e le moltissime occasioni che ci ha fornito di dare testimonianza della nostra opera in tutta Italia, il lavoro iniziato per pubblicare sistematicamente gli scritti di padre Scalfi, i podcast attraverso i quali molte persone hanno potuto conoscerlo ascoltando la sua voce; in una parola, quel lavoro culturale che da sempre è una componente fondamentale del lavoro di Russia Cristiana.

Se questo è il primo versante sul quale ci sentiamo chiamati a impegnarci, ce n’è un altro, anch’esso importante nella prospettiva del futuro della nostra Associazione e della Fondazione. La missione di Russia Cristiana è nata alla fine degli anni Cinquanta; sull’esempio di padre Romano e dei suoi primi collaboratori, generazioni diverse hanno offerto in quasi sessant’anni la loro passione, le loro energie e le loro competenze. Oggi stiamo investendo e vogliamo continuare a investire nell’inserimento di persone giovani, disponibili a raccogliere il testimone e a proseguire questa storia bellissima con energie e creatività nuove. Se l’opera dei volontari rimane come sempre un pilastro imprescindibile – e la gratitudine cresce ogni giorno di più per quanti ci aiutano in questa forma – è altrettanto vero che oggi è imprescindibile accompagnare chi muove i primi passi nel mondo del lavoro attraverso forme minimamente più stabili, come contratti di formazione, borse di studio e quant’altro, che richiedono uno sforzo economico più consistente.

Questa attenzione alle nuove esigenze che la situazione presente ci pone, e al futuro della nostra opera, non ci esime certamente dal guardare i segni che da tempo tengono viva in Russia la possibilità di offrire una esperienza di pace vissuta. Basti pensare alla testimonianza, per forze di cose limitata ma preziosissima, che continua a offrire la Biblioteca dello Spirito a Mosca, che continuiamo a sostenere.

Come vedete non mancano i motivi che ci spingono a chiedervi ancora una volta un aiuto, certi della comunione che ci tiene uniti, e dal desiderio di proseguire l’opera di padre Romano.

Le modalità (5×1000, offerte deducibili, lasciti testamentari, acquisto di icone, libri e calendari, partecipazione ai viaggi organizzati…) le trovate dettagliate in calce.
Ci permettiamo anche di chiedervi di farvi tramite, nei limiti del possibile, di questa richiesta al di fuori del circolo degli aderenti all’Associazione: molte volte il Signore ci ha fatto incontrare degli amici inaspettati!
Sin da ora vi giunga il nostro ringraziamento e il nostro impegno perché nulla vada sprecato di tutto quanto la vostra generosità ci farà pervenire

FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA E.T.S. – Il presidente Alessandro Chierici
ASSOCIAZIONE RUSSIA CRISTIANA – Il presidente Adriano Dell’Asta

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