Padre Ignatij nasce nel governatorato di Vil’no.
Compie gli studi presso il seminario di San Pietroburgo. Nel 1915 è ordinato
sacerdote di rito latino. Dal 1916 esercita il ministero a Rybinsk, dal
1925 a Mosca, presso la chiesa cattolica dell’Immacolata Concezione in
via Malaja Gruzinskaja. Nel 1928 si trasferisce a Smolensk. Qui viene
arrestato il 22 novembre 1929. Il 10 aprile 1930 è condannato a 3 anni
di confino a Kansk, dove alla fine del 1930 viene arrestato nuovamente
e condannato a 5 anni di lager da scontarsi alle isole Solovki. Nel 1931
è trasferito all’isola Anzer, sempre nell’arcipelago delle Solovki. Nel
1932 viene arrestato in lager nell’ambito dell’indagine collettiva sul
clero cattolico, accusato di «avere creato un’associazione antisovietica,
che svolge propaganda antisovietica, di aver celebrato in segreto dei
riti teologici (sic!) e religiosi e di aver stabilito contatti clandestini
con l’esterno per trasmettere all’estero informazioni di carattere spionistico
sulla situazione dei cattolici nell’URSS». L’istruttoria chiede «un prolungamento
della pena a 10 anni». Nel luglio 1934 viene liberato dal lager e mandato
al confino a Rybinsk. Nell’agosto 1934, liberato dal confino, ottiene
di risiedere a Smolensk, dove gli viene assegnata la parrocchia cattolica
della città, ma non per molto tempo, perché all’inizio del 1936 viene
arrestato e il 1° febbraio 1936 è condannato a 5 anni di lager da scontarsi
in Kazachstan, al Karlag, i campi presso Karaganda. Muore in lager nell’agosto
1937. Non si conosce la data esatta della morte. |