Marcian Zavadskij nasce il 2 settembre 1895 nel villaggio Tadievka, governatorato di Kiev. Frequenta la scuola elementare, lavora in proprio come contadino e aiuta il parroco del paese a raccogliere il denaro sufficiente alla riparazione della chiesa e a spedire pacchi di viveri ai sacerdoti detenuti nei lager.
Il 5 agosto 1937 Marcian viene arrestato perché, dopo la chiusura della chiesa per ordine delle autorità sovietiche, «nella sua casa si raccoglievano polacchi e altri cattolici per pregare», mentre lui «frequentava spesso la chiesa» di un centro abitato nelle vicinanze. Viene inviato a Belaja Cerkov’ per la prosecuzione dell’istruttoria.
Il 28 ottobre 1937 Marcian Zavadskij è condannato alla pena capitale. Il 5 novembre 1937 viene fucilato nella prigione di Belaja Cerkov’.