VELIK PAVEL IGNAT’EVIČ (1872-1942)

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sacerdote cattolico

Padre Pavel nasce il 27 marzo 1872 nel villaggio Poljubiči. Frequenta il ginnasio a Varsavia e il seminario a Žitomir. È ordinato sacerdote il 28 maggio 1903. Presta servizio nella parrocchia Krasnoe, decanato di Jampol’, a Kotel’nja, decanato di Žitomir, a Leščin, a Marchlevka, Kamennyj Brod, Pudin e Novograd-Volynskij.
Il 10 febbraio 1935 viene arrestato, assieme all’organista Vaclav Rybak, per aver partecipato in Ucraina a un’«organizzazione controrivoluzionaria fascista del clero cattolico di rito latino ed uniate….». In particolare, padre Pavel viene accusato di aver creato un fondo di solidarietà per i preti condannati al lager, alla prigione o al confino. Inoltre di aver custodito in chiesa la bandiera polacca e di aver diffuso dicerie sulla inevitabile separazione dell’Ucraina dalla Russia.
Il 14 maggio 1936 è condannato a 5 anni di lager da scontarsi nei campi del Karlag, in Kazachstan, da dove viene liberato l’11 febbraio 1940. Torna segretamente a Žitomir, dove vive nella soffitta di una casa segretamente abitata dalle suore dell’ordine delle Ancelle di Gesù.
Su denuncia di un vicino, padre Pavel viene arrestato il 10 luglio 1940 assieme alle suore che lo tenevano nascosto.
Il 26 ottobre 1940 padre Pavel è condannato a morte, pena commutata a dieci anni di lager. Il 30 aprile 1941 viene ricondotto al Karlag, mentre le suore sono mandate al confino. Padre Pavel Velik muore in lager, dopo circa un anno di detenzione, il 12 marzo 1942.