Vejgel’ Petr IvanoviČ (1892-1937)

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sacerdote cattolico

Petr nasce a Gercog, governatorato di Saratov. Terminati gli studi teologici a Saratov, viene ordinato sacerdote. Perfeziona in seguito la sua formazione a Gettingen e all’Università Gregoriana di Roma. Fino al 1925 è missionario in Africa e in America Latina, poi ritorna a Roma. Per disposizione della Congregazione per le Chiese orientali viene mandato nell’URSS e svolge il ministero sacerdotale a Mariental’.Il 18 agosto 1930 viene arrestato assieme ad un gruppo di sacerdoti tedeschi e trasferito a Mosca nella prigione di Butyrka. Il 20 aprile 1931 è condannato a alla pena capitale commutata poi in 10 anni di lager da scontarsi alle isole Solovki a regime severo. Nel 1937 viene condannato nel lager alla pena capitale e il 3 novembre 1937 è fucilato.
Riportiamo la deposizione di una spia segreta del partito alle Solovki: “Vejgel’ trovandosi nel lager delle Solovki dichiara: Se pensano che mentre siamo qui possiamo cambiare le nostre idee, si sbagliano di grosso. Quando usciremo faremo propaganda più di prima e faremmo di tutto per convincere le masse contadine a venire sulle nostre posizioni; prenderemo nelle nostre mani la gioventù per sottrarla dalla via dell’ateismo e condurla sulla giusta via e purificheremo i loro pensieri dalle false idee dell’ateismo e dalla mentalità comunista”. Lui pensa che la guerra o qualsiasi altra complicazione potrebbe affrettare la liberazione dal lager”.