MIRONAS VLADAS (1880-1953)

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sacerdote cattolico

Padre Vladas nasce nel villaggio Kuodiškjaj in Lituania. Frequenta il seminario e l’Accademia teologica di San Pietroburgo e viene ordinato sacerdote di rito latino nel 1904. Nel 1926 è eletto al parlamento lituano, ricopre l’incarico di presidente del governo e, temporaneamente, anche di ministro dell’agricoltura. Successivamente è primo ministro.
Il 12 settembre 1940 padre Vladas viene arrestato e liberato nel giugno del 1941. Rimane al suo posto sia durante l’occupazione tedesca che sovietica. Il 20 dicembre 1944 è di nuovo in carcere. Durante l’istruttoria gli viene garantita la liberazione se fosse stato disposto a collaborare «volontariamente» con gli organi della polizia segreta (MGB). Padre Vladas accetta di collaborare, ma esclude di poter denunciare delle persone. Il 2 febbraio 1945 è liberato, ma controllato attentamente dalla polizia, alla quale pervengono a più riprese delazioni sull’«attività antisovietica» del sacerdote. Nel 5 marzo 1946, un nuovo arresto. Dopo alcuni interrogatori, viene messo in libertà di lì a poco, per essere di nuovo imprigionato il 3 gennaio 1947. E’ ormai evidente che di lui non ci si può fidare. Il 23 agosto 1947 è condannato a 7 anni di detenzione nella prigione di Vladimir, dove muore il 18 febbraio 1953.
Traduciamo dai documenti dell’istruttoria: il 3 giugno 1947 un funzionario della polizia politica scrive: «(Mironas) durante tutto il suo lavoro non ha fornito nessuna informazione interessante dal punto di vista operativo. Pur avendo rapporti con importanti vescovi lituani “nazionalisti” …, non li ha spiati. Ha accolto nel suo appartamento un noto uomo di Stato lituano, lo ha aiutato materialmente, senza darne comunicazione. Non ha svolto alcuna attività patriottica».