Padre Gavriil è sacerdote della diocesi di Mukačevo, regione della Transcarpazia.
Con l’avvento del potere sovietico nella regione, nel 1949 inizia la campagna per la soppressione della Chiesa greco-cattolica. Sia le autorità comuniste locali, sia i servizi di sicurezza sovietici fanno di tutto per indurre padre Gavriil a passare alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca. Lui rifiuta e per questo gli viene proibito di esercitare il ministero sacerdotale, viene allontanato della casa canonica, arrestato e condannato ai lavori forzati in lager.
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