KUČINSKIJ IOSIF
ANTONOVIČ (1904-1982) |
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sacerdote cattolico |
Padre
Iosif nasce il 15 febbraio 1904 nel villaggio di Bučki, governatorato
di Žitomir (Ucraina). Nel 1924 termina l’istituto pedagogico, attraversa
illegalmente il confine sovietico e termina gli studi al seminario diocesano
di Luck. Nel 1930 viene ordinato sacerdote. Il suo primo impegno è alle
scuole medie di Luck, dove organizza il movimento scoutistico fra i giovani.
Si reca poi a Parigi, studia all’Istituto cattolico e ottiene il titolo
di dottore in sociologia. Dopo il suo ritorno in Polonia, lavora alla
sezione diocesana dell’Azione Cattolica, poi è cappellano del reparto
scout della Volynija e segretario dell’Unione cattolica della gioventù.
Dal settembre del 1939 è parroco del villaggio di Šumbar. Dopo l’instaurarsi
del potere sovietico, è parroco a Krasilov e si prende cura anche dei
fedeli cattolici delle regioni di Char’kov, Kiev e Dnepropetrovsk.
L’8 gennaio 1945 padre Iosif viene arrestato con l’accusa di «aver trasmesso
notizie spionistiche al vescovo di Luck A. Šelenžek, perché questi le
passasse al Vaticano». Il 6 maggio 1946 viene condannato a 10 anni di
lager che sconta inizialmente a nei campi del Nord degli Urali (Sevurallag),
provincia di Sverdlovsk, poi nel gennaio 1947 è trasferito nel lager di
Vorkuta, da dove viene liberato il 16 ottobre 1954, e resta in quella
città come confinato. Nel 1956 viene mandato al confino a Krasnoarmejsk
e poi, sempre al confino, a Karaganda in Kazachstan, dove svolge un intenso
lavoro apostolico fra i confinati cattolici.
Nel dicembre 1958 viene di nuovo arrestato e condannato a 10 anni di lager
che sconta all’Angarlag (complesso di campi sul fiume Angara, regione
di Irkutsk, nella Siberia Orientale). Viene liberato il 9 gennaio 1965.
Nel 1966 riesce a raggiungere l’Ucraina e riprende il ministero sacerdotale
a Bar, Lučinec, Vežbovec e Snitkov.
Secondo la testimonianza di padre Dzvonkovskij, nonostante i lunghi anni
di lager, padre Iosif ha sempre conservato la gioia dello spirito, considerando
il tempo passato nei campi come una benedizione divina. Ha lasciato le
sue memorie che sono state pubblicate a Parigi dopo la sua morte, avvenuta
il 13 marzo 1982 a Mur-Kurilovcy.
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