GUMPPENBERG KARL THOMAS (1904-1984)

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sacerdote cattolico, cappuccino

Padre Thomas nasce il 10 marzo 1904 in Baviera. Nel 1929 viene ordinato sacerdote e nel 1939 è mandato in missione in Lettonia. Oltre a dedicarsi alla cura delle anime, Thomas è anche un brillante architetto; su suo progetto vengono costruiti una ventina di altari di stile gotico e barocco.
Nel 1940, in seguito all’accordo fra Hitler e Stalin, il territorio della repubblica lettone viene incluso nell’Unione Sovietica. Padre Thomas può rimanere perché possiede il passaporto lettone. Durante l’occupazione tedesca, negli anni 1941-1944, prosegue il suo lavoro pastorale. Con l’arrivo del potere sovietico l’attività dei cappuccini viene proibita e i frati che non riescono a emigrare vengono deportati in Kazachstan, dove, nonostante le proibizioni e la pesantezza della vita del lager, continuano a svolgere la loro attività pastorale.
Padre Thomas viene arrestato nell’autunno del 1945 con l’accusa di aver violato il codice sovietico che proibisce l’insegnamento della religione ai bambini. Viene condannato a un anno e mezzo e poi a 7 anni di lager. Praticamente vive nelle prigioni e nei lager dal 1945 al 1955. Durante questo periodo, in Siberia lavora in campo edilizio e alla progettazione di un ponte. In seguito, nell’Estremo Nord della Russia, lavora in miniera. La sua salute ne soffre: ha una malattia cronica allo stomaco, la colonna vertebrale deformata che lo costringe a camminare curvo per tutta la vita, oltre ad avere costantemente delle piaghe aperte alle gambe. Dopo 6 anni di lager la sua salute è minata a tal punto che viene trasferito in un lager vicino a Mosca, dove lavora all’estrazione della torba. Un medico ebreo riesce a fargli avere un posto di lavoro come intonacatore all’interno dell’ospedale di un lager per prigionieri di guerra tedeschi. Qui può compiere segretamente le sue funzioni sacerdotali a favore degli altri detenuti. Nell’astuccio degli occhiali, porta sempre con sé il Corpo di Cristo.
Dopo la liberazione, padre Thomas riprende il suo lavoro nelle parrocchie della Lettonia. Per confessarsi da lui, giungono penitenti da località lontane 200-300 chilometri da Riga. Nel dicembre 1979 ritorna in Kazachstan, nella città di Aktjubinsk (attuale Aktobe), per prendersi cura, in particolare, dei tedeschi deportati dall’Ucraina alla fine della Seconda Guerra Mondiale, provenienti in gran parte dalla Provincia di Odessa. La domenica, i cattolici tedeschi si riuniscono in appartamenti privati per pregare. I sacerdoti amministrano i sacramenti di notte, poiché l’attività religiosa è espressamente proibita. Dopo che anche queste assemblee domestiche vengono proibite, i cristiani si riuniscono al cimitero. Nel 1975 anche le riunioni al cimitero vengono vietate. Allora una delegazione di credenti si rivolge all’amministrazione locale perché venga loro assegnato un luogo per la preghiera in comune, dove riunirsi legalmente. La richiesta viene inoltrata a Mosca, da dove, nel 1978, giunge una risposta positiva. I fedeli fanno una colletta e riescono a comperare una casetta in via Oktjabr’skaja 60, che adibiscono a cappella. Primo parroco di questa chiesa è padre Thomas. I fedeli aumentano di anno in anno al punto che la cappella non è più in grado accoglierli tutti. Dopo aver ottenuto il permesso da Mosca, nel 1981 inizia la costruzione di una chiesa. L’organo e tutto il necessario per la chiesa vengono portati da Riga. La consacrazione della chiesa avviene il 9 ottobre 1983 per le mani del vescovo ausiliare di Riga Valerians Zondaks.
Padre Karl Thomas von Gumppenberg muore a Aktjubinsk il 5 gennaio 1984.