ZerČaninov Aleksej EvgrafoviČ

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sacerdote cattolico

Padre Aleksej nasce a Borisovo, governatorato di Nižnij Novgorod nella famiglia di un sacerdote ortodosso. Termina gli studi al seminario ortodosso di Nižnij Novgorod e il 15 ottobre 1871 viene ordinato sacerdote ortodosso. Il 9 gennaio 1896 passa segretamente al cattolicesimo. Viene arrestato il 3 luglio 1998 ed è incarcerato nella prigione di Suzdal’ per i religiosi che hanno abbandonato la Chiesa ortodossa. Viene liberato il 21 febbraio 1901 e si trasferisce a Nižnij Novgorod dove si occupa di agricoltura. Dopo il manifesto sulla libertà di professione religiosa del 17 ottobre 1905 , padre Aleksei viene a dimorare a Pietroburgo. Il 29 giugno 1907 è nominato sostituto del metropolita greco cattolico Andrej Šeptckij nella diocesi di Kamenec. Dal 10 ottobre 1907 è di nuovo a Pietroburgo dove celebra nel suo appartamento e fonda la comunità cattolica di rito bizantino. Il 21 maggio 1908 è nominato dal Papa capo della missione dei russi cattolici. Dal 1912 è vicario della Chiesa di S. Ekaterina. Dal potere sovietico è per la prima volta arrestato il 1 maggio 1919 assieme al metropolita E. Ropp, come ostaggio, e liberato dopo un mese. Il 19 novembre 1923 viene arrestato nuovamente a Pietroburgo, accusato di aver diffuso articoli antisovietici. Il 10 maggio 1925 è condannato a 10 anni di prigione, ma in vista dell’età avanzata, i 10 anni vengono commutati in 3 anni di confino da vivere prima a Ekaterinburg e poi a Tobol’sk in Siberia. Il 28 maggio 1926 viene arrestato a Tobol’sk per la sua attività religiosa e trasferito più al Nord a Obdorsk. Il 9 maggio è liberato dal confino con l’obbligo di non vivere nelle 12 maggiori città dell’URSS. Si stabilisce a Smolensk e nel 1929 a Nižnij Novgorod dove muore.