Veremej è un contadino della Bielorussia. Fino al
1917 viene perseguitato dal potere zarista per essere passato al cattolicesimo.
A metà degli anni 20 è arrestato, accusato per “una viva confessione della
sua santa fede nel villaggio e per coraggiosi discorsi sulla religione
in presenza delle autorità” E’ condannato al lager da scontare alle isole
Sovolki. Nei suoi ricordi padre Donat Novickij scrive: “Veremej era una
persona santa. La sua fede era profonda e affascinante, la speranza in
Dio ferma. I suoi frequenti discorsi su Dio con i suoi compagni di prigionia
erano espressione della sua anima”. |