Slipij Iosif IvanoviČ (1892 – 1984)

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vescovo cattolico

Il vescovo Iosif nasce il 17 febbraio 1892 nel villaggio Zazristi (Galizia). Studia teologia all’Università di Leopoli, a Inspuch e a Roma. Il 30 novembre 1917 è ordnato sacerdote di rito bizantino. Dal 1922 insegna al seminario greco cattolico di Leopoli. Dal 1926 è rettore dello stesso seminario e dal 1929 è rettore dell’Accademia teologica di Leopoli. Il 22 dicembre 1939 è segretamente consacrato vescovo dal metropolita Andrej Šeptickij. Rimane a Leopoli anche durante l’occupazione sovietica e tedesca. Dopo il ritorno dell’Armata Rossa e il ristabilimento del potere sovietico, il vescovo rimane a Leopoli. Il 1 novembre 1944 è nominato Arcivescovo di Leopoli ed è capo di tutta la Chiesa greco cattolica in Ucraina. Dopo il rifiuto di passare alla Chiesa ortodossa di Mosca, l’11 aprile 1945 il vescovo Iosif è arrestato. Il 3 marzo 1946 è condannato a 8 anni di lager che sconta a Siblag, dove è liberato nel 1953 e condannato al confino perpetuo in Siberia. Nel 1957 è arrestato al confino e condannato a 8 anni di lager. Rimane in Siberia dove nel 1962 riceve un supplemento di pena e viene trasferito nel lager della Mordavia. E’ liberato nel 1963, grazie all’intervento del Papa Paolo VI, e può abbandonare l’URSS. Nel febbraio 1963 è a Roma e il 22 febbraio 1965 è nominato cardinale. Nel novembre 1971 Il cardinale Iosif convoca il Concilio della Chiesa greco cattolica, con la presenza di 16 vescovi, durante il quale è nominato Patriarca della Chiesa greco cattolica. Muore a Roma il 7 settembre 1984.