Padre Nikolaj è sacerdote della diocesi di Mukačevo, regione della Transcarpazia. Terminati gli studi al seminario diocesano di Užgorod, nel 1912 viene ordinato sacerdote.
Nel 1949, all’arrivo dell’Armata Rossa in quella regione, inizia la campagna per la soppressione della Chiesa greco-cattolica. Padre Nikolaj deve scegliere se passare alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca oppure finire in lager. Decide di rimanere nella Chiesa greco-cattolica. Arrestato, è condannato al lager e alla confisca di tutti i beni. Dopo essere passato per le prigioni di Leopoli e di Kiev, viene inviato ai lavori forzati.