PanČiŠin Policarpo Pavlo (1894 - 1980)

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monaco greco-cattolico, basiliano

Ieromonaco greco-cattolico dell’ordine di San Basilio il Grande (OSBM — Ordo Sancti Basilii Magni, Ordo Basilianus Sancti Josaphat). Pavlo nasce il 27 novembre 1894 in una famiglia di contadini nel villaggio di Žovkva, nei presi di Leopoli, Ucraina occidentale. Dopo aver frequentato il ginnasio a Leopoli, nel 1912 entra nel Monastero dei basiliani di san Nicola a Krechov. Nel 1914 pronuncia i primi voti monastici, prendendo il nome di Policarpo, nel 1922 pronuncia i voti solenni, viene trasferito nel monastero di Sant'Onofrio nel villaggio di Lavrov. Dopo aver studiato al corso di filosofia e di teologia, viene ordinato sacerdote il 17 settembre 1922, esercita il ministero in vari monasteri del suo ordine. Vive nei monasteri di Krehov e di Zavalov. Viene nominato responsabile delle associazioni religiose giovanili, poi, fino al 1947, lavora nella parrocchia nel villaggio di Vinniki. Dopo la cosiddetta campagna di «autoeliminazione» della Chiesa greco-cattolica, gli agenti comunisti della sicurezza di Stato sollecitano padre Policarpo a passare alla Chiesa ortodossa di Mosca. Il monaco si rifiuta, e viene arrestato il 1° gennaio 1950, condannato al lager, mandato in Siberia e poi nell'Estremo Oriente in campo di concentramento a Chabarovsk, dove comincia a lavorare clandestinamente come sacerdote tra i condannati. Dal 1952 si trova nei pressi del mare Ochotsk, dal 1953 viene mandato al confino a Komsomol'sk na Amure. Viene liberato nell'aprile 1964, ritorna nella patria, dove svolge clandestinamente e stabilmente il lavoro pastorale, e vive nella casa di sua sorella, monaca clandestina. Si inserisce nella vita della Chiesa catacombale, celebra segretamente la Divina Liturgia, predica, amministra i sacramenti e insegna clandestinamente catechismo ai fedeli. Muore nel villaggio di Žovkva nel 1980.