Ekaterina nasce a Lublino e vive a Kravno. A metà
degli anni 1920 è arrestata e mandata al confino, accusata di “aver passato
il confine illegalmente e di aver fatto spionaggio”. Liberata dal confino
abita a Kiev ed è parrocchiana della chiesa di S. Aleksandr. Nel 1930
è arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici (Processo
“dei preti”) e condannata a 3 anni di lager con la proibizione per 5 anni
di vivere nel territorio dell’Ucraina Occidentale. L’ulteriore sua storia
è sconosciuta. |