Neveu Pie- EugÉne Joseph (1877 – 1946)

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Vescovo cattolico, assunzionista

Nasce in Francia il 23 febbraio 1877 nella famiglia di un operaio; dopo aver studiato teologia al seminario diocesano di Orléans, nel 1895 entra nella comunità dei monaci assunzionisti; il 25 dicembre 1897, a Gerusalemme, pronuncia i voti solenni, il 18 marzo 1905 viene ordinato sacerdote a Santo Stefano, vicino a Istanbul (Costantinopoli). Il 13 ottobre 1906 viene mandato in Russia, dove esercita il suo ministero sacerdotale con i cattolici di lingua francese, tra i lavoratori e gli specialisti nelle industrie del Donbass, regione delle miniere di carbone e delle imprese metallurgiche nell’Ucraina orientale. Nel 1915 il sacerdote costruisce una nuova chiesa nel villaggio di Makeevka.
Dopo la rivoluzione russa nel 1917, con l’inizio delle persecuzione contro la Chiesa Cattolica, vengono arrestati circa un migliaio di preti cattolici, tutti i vescovi e molti laici. Dal 1919 al 1921 padre Pie-Eugène Neveu viene arrestato un paio di volte, perquisito e interrogato.
Il 21 aprile 1926 a Mosca la mattina molto presto monsignor d’Herbigny, legato di Papa Pio XII, consacra vescovo Pie- Eugène Neveu nella chiesa di San Luigi dei Francesi in un'atmosfera di grande semplicità e alla vista di pochissimi testimoni. Neveu è l’unico amministratore apostolico ancora in libertà; il vescovo assunzionista si trova a scrivere con amarezza: "ci sono dei momenti in cui mi sento lo spegnitore del cattolicesimo in Russia. È la croce delle croci…". Nel 1932 monsignor Pie-Eugène Neveu dice : “La Russia è un paese infelice. Ma tramite il suo esempio Dio vuol dare una lezione al mondo intero e mostrare quanto costi abbandonare la religione”. Nel 1934 a Mosca ci sono solo 2 chiese cattoliche aperte, San Luigi (dei francesi) e la chiesa cattolica polacca. In quell’anno Neveu in una udienza esprime il dubbio a papa Pio XI, se non sia il caso di tendere la mano ai sovietici per allentare la persecuzione, ma il papa gli risponde che non ci si può fidare : “Attenda che diano prova di sincera buona volontà e che Dio la protegga fino a quel momento”.
Nel frattempo monsignor Neveu ritorna in patria, ma questo sarà per lui un ”esilio perpetuo", perché nel giugno 1936, dovendo recarsi in Francia per subire un’operazione, si vede poi negare il visto d’ingresso per ritornare in URSS e viene sostituito da padre Leopold Braun, assunzionista, cappellano dalla ambasciata americana a Mosca. Questi diventa anche parroco della cattedrale di San Luigi, e ricopre quell’incarico sino alla fine del 1945, quando viene espulso dall’URSS "per attività spionistica contro l’Unione Sovietica e per aver raccolto informazioni calunniose sulla realtà sovietica".