Kazimir nasce nel villaggio Malyj Lazučin, governatorato
di Podolia, dove vive, lavora in proprio ed è parrocchiano della chiesa
del paese. Nel 1935 è incluso nel processo di un gruppo di sacerdoti e
laici cattolici (Processo “Biljakevič”). Il 2 febbraio dello stesso anno
viene condannato al confino in Carelia, assieme alla sua famiglia. In
seguito è trasferito a Povenec. Nel 1934, sempre con la sua famiglia è
mandato ad Archangel’sk. Nel maggio 1945 chiede di poter ritornare in
Ucraina a causa della sua salute inferma. La richiesta viene esaudita
e Kazimir può stabilirsi nella provincia di Ivano-Frankovsk. Muore nel
1980. |