Ljudmila Pavlovna nasce a Kronštadt in una famiglia
nobile. Si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti, poi in Francia
e nel 1918 ritorna nella Russia Sovietica. Dal 1919 vive a Kiev dove dà
lezioni private di lingua francese oltre a lavorare in fabbrica. Aiuta
i sacerdoti cattolici traducendo dal polacco in russo le loro prediche.
Il 2 gennaio 1930 viene arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e
laici cattolici (Processo “preti”). E’ accusata di “far parte di una organizzazione
controrivoluzionaria e di spionaggio in favore della Polonia”. Il 30 giugno
1930 è condannata a 3 anni di lager. Nel luglio del 1930 si trova nel
lager delle SolovkI. |