Leoni Pietro (1909
– 1995) |
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sacerdote cattolico gesuita |
Nasce
in Italia nella famiglia di un modesto commerciante. Nel 1918 termina
la scuola elementare e fino a 21 anni lavora nell’impresa del padre. Nel
1927 termina il seminario a Milano ed entra nel monastero dei Gesuiti
a Gallarate, provincia di Milano. Dal 1931 studia all’Università gregoriana
di Roma e nel 1935 termina gli studi al collegio Russicum (Roma). Nel
1939 è ordinato sacerdote di rito orientale. Nel 1941 è nominato cappellano
militare della divisione “Torino”. Seguendo questa divisione raggiunge
Dnepropetrovsk e quindi Donbass. Nel 1943 è nominato parroco della chiesa
cattolica ad Odessa e ufficialmente registrato anche dal potere sovietico.
Il 29 aprile 1945 padre Pietro viene arrestato ad Odessa e rinchiuso nella
prigione Lefortovo di Mosca. Il 17 luglio dello stesso anno, durante un
interrogativo, padre Pietro dichiara: “In quanto io sono un religioso
cattolico, sono stato e sono contrario al marxismo e alla struttura politica
che esiste nell’URSS che, secondo il mio parere, si distingue ben poco
dal fascismo. Io considero che nell’URSS non esista democrazia e libertà
per il popolo. I Bolscevichi che sono al potere hanno trasformato gli
uomini russi schiavi del potere, sfruttando il loro lavoro secondo i propri
interessi”. Nell’atto di accusa steso il 13 settembre si legge: “Su incarico
del Vaticano Pietro Leoni è venuto nella città di Odessa per diffondere
il cattolicesimo fra la popolazione russa, educare i credenti ed il clero
ortodosso per convincerlo ad unirsi con la chiesa cattolica, che ha come
capo il papa di Roma. Trovandosi ad Odessa svolse propaganda antisovietica,
diffuse letteratura antisovietica, richiamando alla lotta contro il comunismo”.
Il 12 novembre 1945 è condannato a 10 anni di lager. Il 12 dicembre padre
Pietro entra nel lager Temlag (Repubblica dei Mordvini) dove il 15 giugno
del 1947 è accusato di far parte della Associazione controrivoluzionaria
“Volja” (Libertà) e di aver preparato una rivolta armata di tutti i detenuti
del lager”. Il 29 agosto 1947 padre Pietro è condannato ad altri 25 anni
di lager. L’8 settembre viene trasferito a Dubravlag e l’8 ottobre 1948
a Pečlag (Comi). Dalla testimonianza dei compagni di pena risulta che
padre Pietro “godeva di grande autorità e di grande influsso; il suo modo
di comportarsi con i capi del lager gli guadagnava il rispetto di tutti”.
Il 10 ottobre 1952 il capo del lager riceve da Mosca l’incarico di preparare
una fotografia di Pietro Leoni per il Ministero degli Esteri italiano
che aveva richiesto più volte la liberazione di padre Leoni. Il 17 maggio
1955 padre Pietro a Vienna viene consegnato libero ai rappresentanti del
Ministero degli esteri italiano. Padre Pietro Leoni muore il 26 luglio
1995 a Monreale (Canada).
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