Legeza Iosif

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sacerdote greco cattolico

Padre Iosif è un sacerdote della diocesi di Mukačevo, provincia della Transcaucasia (Ucraina).
Dopo l’arrivo dell’esercito sovietico, inizia la campagna per la liquidazione della chiesa greco cattolica. Padre Iosif, come del resto tutti i sacerdoti greco cattolici, è invitato a passare all’ortodossia della Chiesa del Patriarcato di Mosca. Lui non è disposto a cedere e con questo rifiuto accetta consapevolmente di essere allontanato dalla casa canonica, privato di ogni suo avere, arrestato e condannato al lager: siamo nell’anno 1949.
Dopo la morte di Stalin, grazie all’amnistia, viene liberato e può tornare a casa con l’obbligo di non esercitare il ministero sacerdotale. Come non ha accettato di passare alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, così non se la sente di rinunciare a fare il prete. Collabora con la chiesa clandestina nel tempo che gli rimane libero dal lavoro manuale, necessario per mantenere la famiglia e per non essere condannato di vagabondaggio.
Muore non prima del 1975.
E’ riabilitato il 17 aprile 1991.