Kel’Š Aleksandr AleksandroviČ (1896- ?)

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laico cattolico

Aleksandr Aleksandrovič nasce a Alataj, governatorato di Tavrida. Durante la guerra civile milita per sei mesi nell’Armata Bianca. Dal 1920 vive nel villaggio Alataj con la moglie e cinque bambini, lavora in proprio ed è parrocchiano della chiesa locale. Nel 1933 viene arrestato e condannato a 10 mesi di lager. Il 28 maggio 1935 viene nuovamente arrestato assieme ad un gruppo di cattolici (Processo “Kress”), accusato di “propaganda sistematica controrivoluzionaria, nazionalistica, antikolchoziana, di aver chiesto aiuto ai borghesi e di aver spedito lettere diffamatorie sull’URSS”. Il 20 settembre 1935 è condannato a 5 anni di lager.