Stefanida nasce a Polonnom, vive nel villaggio Klimentovka,
è parrocchiana della chiesa locale e in particolare si preoccupa di raccogliere
il necessario per il restauro dell’edificio della chiesa. Il 20 agosto
1935 è arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici (Processo
“Biljakevič). E’ accusata di “far parte di una organizzazione polacca
controrivoluzionaria che ha come scopo l’eversione del potere sovietico
e si rifornisce di armi nel caso scoppi una guerra conto l’URSS”. Il 12
gennaio 1936 è condannata a 3 anni di lager. |