IvanČo Julij AlekseeviČ (1889 – 1963)

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sacerdote greco cattolico

Padre Julij è sacerdote della diocesi di Mukačevo, provincia Transcarpatica (Ucraina). Nasce il 13 marzo1889 nel villaggio Verjaca. Studia nel seminario diocesano di Užgorod, si sposa con A.V. Dom’janovič e nel 1915 viene ordinato sacerdote. Celebra in diversi villaggi e nel 1923 è parroco nella chiesa della Nascita della Madre di Dio nel villaggio natale Verjaca.
Dopo l’arrivo dell’esercito sovietico inizia la campagna per la liquidazione della chiesa greco cattolica. Anche padre Julij viene contattato dal KGB che vuole indurlo a passare dalla Chiesa cattolica alla Chiesa ortodossa russa del Patriarcato di Mosca. Il padre rifiuta e deve sopportarne le conseguenze: viene immediatamente scacciato dalla chiesa dove celebra e dalla casa canonica, assieme a tutta la famiglia. Infine non può evitare l’arresto che avviene nel 1949. E’ condannato all’esproprio di tutti i beni e, naturalmente, al lager.
Nel 1954 viene liberato dal lager prima dello scadere della pena, grazie all’amnistia concessa dopo la morte di Stalin. Può ritornare in patria, ma non gli è concesso di esercitare il ministero sacerdotale. Deve cercarsi un lavoro per mantenere la famiglia e nel tempo che gli resta collabora con la chiesa catacombale.
Padre Jurij Alekseevič Ivančo muore il 2 marzo 1963 nel villaggio Korolevo.
E’ riabilitato il 2 marzo 1963.