Padre
Aleksej è sacerdote della diocesi di Ternopil’. Compiuti gli studi di
teologia, si sposa e quindi viene ordinato sacerdote nel 1906. E’ nominato
parroco nel villaggio Lanivci. Dopo la liberazione dell’Ucraina Occidentale
dall’occupazione tedesca e l’unione della Transcarpazia all’Ucraina sovietica,
inizia l’aperta persecuzione contro la Chiesa greco cattolica e la sua
definitiva liquidazione con il falso concilio di Leopoli nel 1946. Gli
agenti del KGB avvicinano padre Aleksej per convincerlo a passare alla
Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca. Dopo il rifiuto il padre viene
arrestato, accusato di attività antisovietica e condannato alla confisca
dei beni e al lager in Siberia. Dopo lunghi anni passato nel lager, viene
liberato, ritorna in patria ammalato e collabora per poco tempo, come
le sue deboli forze gli permettono, con la chiesa catacombale. |