Viktor Vasil’evič nasce nella famiglia di un impiegato,
frequenta l’università, ma non la termina, passa al cattolicesimo, vive
a Mosca e frequenta la chiesa domestica della Nascita della SS. Vergine
Marija nell’appartamento della Abrikosova. Il 12 novembre 1923 viene arrestato
assieme ad un gruppo di cattolici russi e rinchiuso nella prigione Butyrka.
Il 19 maggio 1924 è condannato a 8 anni di prigione da scontare nella
prigione politica di Čeljabinsk. Nel 1929 è liberato dalla prigione e
mandato al confino nel villaggio Narym, provincia di Tomsk (Siberia).
Nel 1932 è liberato, ma rimane a vivere per quattro anni a Narym. Nel
marzo 1946 si stabilisce a Čegerak (Krasnojarskij kraj). Della sua ulteriore
sorte non sappiamo nulla. |