Iosif Jakovlevič nasce nel villaggio Jakimovo (Galizia),
vive a Kiev e lavora alla centrale idroelettrica. Organizzatore e membro
attivo della comunità greco cattolica e della fraternità del Sacro Cuore
di Gesù. Il 31 gennaio 1933 viene arrestato a Kiev, ma dopo breve tempo
è rilasciato. Il 17 novembre 1937 è arrestato per la seconda volta e accusato
di “visitare frequentemente la chiesa, di intendersela con i preti e di
esaltare fra i kolchoziani il sistema fascista di governo proprio della
Polonia”, Il 14 dicembre 1937 è condannato a 10 anni di lager. Il 14 gennaio
1938 varca le soglie del lager e di lui non si sa più nulla. |