Galler Ekaterina Iosifovna (1876 - ?)

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laica cattolica

Ekaterina nasce il 24 novembre 1876 nel villaggio Pren’ (Lituania). Nel 1996, dopo la morte del padre e della madre, si trasferisce a Vilnius e poi ad Odessa . Nel 1914 si sposa con V. Galler e con lui si sposta a Kiev. Qui il marito, che lavora nella milizia, cade vittima di una delle tante epurazioni staliniane e Ekaterina deve lavorare come donna delle pulizie in diversi uffici. La moglie di un nemico del popolo non ha diritto do pretendere di più. L’umile lavoro non gli impedisce di impegnarsi con amore e disinteresse in un’attività in favore della parrocchia di S. Aleksandr di Kiev: vende le candele in chiesa, insegna il catechismo ai bambini ed raccoglie denaro per aiutare sacerdoti e laici nei lager o al confino a causa della loro fede.
Il 29 aprile 1935 viene arrestata a Kiev assieme ad un gruppo di sacerdoti cattolici accusati di “appartenere ad un associazione fascista controrivoluzionaria”. In particolare Ekaterina viene imputata di “aver raccolto illegalmente denaro per aiutare elementi condannati per attività controrivoluzionarie e di aver conservato nella chiesa letteratura controrivoluzionaria”. Il 14 maggio 1946 Ekaterina è condannata a 3 anni di confino nel Kazakistan dove l’11 maggio 1938 la condanna al confino viene prolungata di altri 3 anni per “propaganda antisovietica”. Il 12 maggio 1941 viene liberata.