EgreŠi Michail MichajlovIČ (1904 – 1964)

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sacerdote greco cattolico

Padre Michail nasce l’8 maggio 1904 a Berezevo nella famiglia di un sacerdote greco cattolico. Frequenta le scuole medie nei ginnasi di Užgorod e Maramoroš (Romania). Nel 1924 entra nel seminario diocesano di Užgorod, il 19 dicembre 1929 è ordinato sacerdote dal vescovo greco cattolico di Mukačevo e nello stesso anno è destinato come parroco nel villaggio Brusturi. Dal 1932 al 1942 è parroco a Beljatino, dal 1942 al 1949 a Bol’šoj Rakovec.
Durante la campagna per la liquidazione della Chiesa greco cattolica gli agenti del KGB insistono perché si unisca alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca. Al rifiuto di padre Michail il 21 marzo 1949 segue l’arresto del padre, la condanna a 25 anni di lager e la confisca dei beni. Dalla prigione di Užgorod viene trasportato a quella di Leopoli e poi di Kiev dove incontra i sacerdoti greco cattolici Nikolaj Ljakovič, Vasilij Puškaš, Stefan Tibodor e il sacerdote romano cattolico Iosif Golomboš.
Nel settembre 1949 padre Michail giunge nel lager di Rudnik nel Kazakistan e in seguito al lager di Kengir. Qui viene liberato come invalido al lavoro il 28 febbraio 1955 e gli è concesso di riunirsi alla famiglia nel villaggio Iršavu.
Padre Michail Egreši muore d’infarto il 2 luglio 1964.
Viene riabilitato il 25 settembre 1991.
La moglie Elena Azari (1908–1995), dopo l’arresto del marito, cacciata dalla casa parrocchiale, rimane in strada con quattro figli.