EgreŠi Ivan Emel’janoviČ (1898 - 1962)

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sacerdote greco cattolico

Padre Ivan nasce l’11 agosto 1898 nel villaggio Zadnee (ora Priboržavskoe). Frequenta il ginnasio a Saty-Mare (Romania), in seguito entra nel seminario diocesano di Užgorod e il 28 agosto 1924 viene ordinato sacerdote dal vescovo greco cattolico di Mukačevo. Il suo primo ministero sacerdotale lo svolge come vicario nel villaggio Ternovo, poi passa nel villaggio Bogdan dove nel 1936 è nominato parroco. Nel 1944 è parroco nel villaggio Klenova (Slovacchia). Dal 1945 al 1949 è parroco a Poroškovo.
All’inizio del 1949 a padre Ivan, come del resto a tutti i sacerdoti greco cattolici che non accettano di passare alla Chiesa ortodossa, viene impedito di celebrare qualsiasi funzione religiosa. La famiglia viene espulsa dalla casa parrocchiale che viene donata agli ortodossi, e il capo famiglia il 28 agosto 1949, nel venticinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, viene arrestato. Il 28 novembre dello stesso anno è condannato a 25 anni di lager, all’esproprio di tutti i suoi beni e deportato a scontare la sua pena nel lager del villaggio Kengir (Kazakistan).
Viene liberato dal lager l’1 aprile 1955 come invalido al lavoro. Rientra a casa e trova lavoro come guardiano notturno nella città di Užgorod.
Padre Ivan Egreši muore a Užgorod il 10 maggio 1962.
Riabilitato il 24 luglio 1992.
La moglie Elena Nikita, prima dell’arresto del marito è insegnante in una scuola. Con l’arresto di padre Ivan è licenziata e deve adattarsi a lavori non pubblici e saltuari.