EgreŠi Aleksandr Emel’janoviČ
(1892 – 1959) |
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sacerdote greco cattolico |
Padre Aleksandr nasce l’8 marzo 1892 nella famiglia
di un sacerdote greco cattolico abitante nel villaggio Zadnee (ora Priboržavskoe).
Frequenta la scuola elementare in un villaggio dell’Ungheria, prosegue
nel seminario diocesano di Mukačevo e il 27 marzo 1921 viene ordinato
sacerdote dal vescovo greco cattolico Anton Papp. Nel 1921 è sacerdote
coadiutore nella città di Chust. In seguito è parroco a Glivič (Slovacchia),
poi a Jarok (diocesi di Užgorod) e a Komarovcy.
Nel 1949, all’inizio della campagna per la liquidazione della Chiesa greco
cattolica, gli organi del potere locale, coadiuvati insistentemente dal
KGB, fanno di tutto per convincere padre Aleksandr a passare alla Chiesa
ortodossa del Patriarcato di Mosca. Al rifiuto del sacerdote, questi,
assieme alla famiglia viene allontanato dalla casa parrocchiale. In questo
periodo i suoi due fratelli più giovani, padre Ivan Egreši e padre Georgij
Egreši, erano già stati arrestati. Padre Aleksandr è arrestato il 26 maggio
1950 nel villaggio Srednee, condannato a 25 anni di lager e alla confisca
dei beni, e condotto in Kazakistan nel lager Čurbaj-Nura. Dal lager ritorna
a casa invalido al lavoro il 9 agosto1956 e vive nella città di Užgorod.
Padre Aleksandr Egreši muore il 3 settembre 1959.
Riabilitato il 12 ottobre 1991.
La moglie Elena Roškovič (1894–1942) muore d’infarto.
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