DvorŽeckij Vladislav StanislavoviČ (1874 – 1947)

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sacerdote cattolico

Padre Vladislav nasce a Bobič, governatorato di Volynija. Frequenta il seminario diocesano e l’Accademia teologica di Pietroburgo e nel 1899 viene ordinato sacerdote. E’ insegnante di religione a Ostrog, dal 1907 amministratore della parrocchia di Didovščina, dal 1914 direttore del tribunale ecclesiastico. Nel 1922 viene arrestato assieme ad un gruppo di sacerdoti cattolici, accusato “di aver nascosto oggetti preziosi ecclesiastici” e il 2 settembre 1922 viene condannato alla pena capitale. In seguito la condanna è commutata con due anni di prigionia. Nel 1923 viene liberato, grazie alla protesta insistente dei parrocchiani. Il 26 gennaio 1930 è nuovamente arrestato, assieme ad un gruppo di sacerdoti cattolici ucraini per “opposizione alle misure sovietiche in campo culturale e per propaganda antisovietica fra la popolazione cattolica polacca”. Il 10 maggio 1930 è condannato a 10 anni di lager. Per due anni resta recluso nella prigione politica di Jaroslavl poi trasferito al lager delle isole Solovki. Il 25 febbraio 1935 è a Belbaltlag dove viene liberato il 16 aprile 1936 come invalido. Padre Vladislav si rifugia presso la sorella a Kamenc-Podol’sk. Quando la chiesa cattolica è chiusa per ordine del partito svolge l’attività sacerdotale clandestinamente, non senza difficoltà perché il 13 maggio 1947 arrivano i soliti agenti con l’ordine di perquisizione e di arresto. Lo trovano invalido e incapace di camminare per cui, mossi da misericordia, lo lasciano in pace. Muore dopo breve tempo a Kamenec – Podol’sk.