DaniloviČ Stepan

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sacerdote greco-cattolico

Padre Stepan è sacerdote della diocesi di Užhorod (Transcarpazia) ed è parroco nella chiesa del villaggio Imšad’. Dopo l’unione della Transcarpazia all’Ucraina sovietica, viene arrestato la prima volta nel 1945, ma dopo breve tempo è liberato. Quando inizia l’aperta persecuzione contro la chiesa greco cattolica, padre Stepan viene avvicinato dal KGHB che lo consiglia a farsi ortodosso della Chiesa del Patriarcato di Mosca. Dopo i rifiuto viene arrestato per la seconda volta nel 1949, accusato di attività antisovietica e condannato alla confisca dei beni e a 10 anni di lager da scontarsi in Siberia. Viene liberato qualche anno prima dello scadere della pena e precisamente nel 1956. Ritorna in patria, nella Transcarpazia e, non potendo esercitare liberamente il ministero sacerdotale, collabora attivamente con la chiesa catacombale.