CHALEIL PAVEL ( PAUL) (1913-1983)

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sacerdote cattolico, gesuita di rito bizantino

Padre Pavel nasce a Marsiglia (Francia). Studia al Collegio Russicum di Roma e nel 1933 viene ordinato sacerdote di rito bizantino. Dal 1939 lavora nella missione russa in Manciuria e insegna al liceo San Nicola a Harbin. Dopo l’instaurarsi del potere comunista in Cina, il 22 dicembre 1948, i sacerdoti cattolici russi, e fra questi anche padre Pavel, vengono arrestati dalla milizia cinese. Dalle memorie di padre Pavel sappiamo che: « … Irruppero con le mitragliatrici spianate, sembrava l’incursione di una banda di briganti, ed arrestarono me assieme ad altri quattro sacerdoti. Senza neanche darci il tempo di vestirci, ci portarono via in una macchina chiusa e ci misero in un vecchio vagone passeggeri con le finestre totalmente oscurate». Al confine della Cina, i prigionieri vengono consegnati agli agenti dei servizi di sicurezza dell’URSS. In seguito padre Pavel viene rinchiuso nella prigione di Čita. Dopo l’inchiesta e il processo, padre Pavel è condannato a 10 anni di lager da scontarsi in Siberia al Tajšetlag, un complesso di campi presso la città di Tajšet. Nel 1954 può incontrare in lager padre Pavel Portnjagin, suo confratello e compagno di missione a Harbin.
Nel 1956 padre Pavel Šalej viene amnistiato e mandato in Occidente. Giunto a Parigi, fonda il centro per la conoscenza della cultura religiosa russa I due orsi (Foyer Culturel Franco-Russe «Aux Deux Ours»). Fa conoscere la Divina Liturgia nelle parrocchie parigine. Soffre per una malattia alle gambe dovuta alla permanenza in lager. Muore di cancrena alle gambe nel 1983.