Elena nasce nei territori sul Volga, frequenta la facoltà di chimica all’università di Saratov e insegna chimica nella scuola tedesca della stessa città fino al 1918 quando si ritira dall’insegnamento perché “in disaccordo con l’argomentazione materialistica delle scienze naturali. Considerava peccato insegnare la sua materia nell’interpretazione marxista materialista”. Lavora nel laboratorio chimico di Ufficio municipale per la tutela della salute e frequenta la chiesa cattolica locale.
Il 31 marzo 1930 viene arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici tedeschi cattolici. E’ accusata di “svolgere un lavoro educativo fra la gioventù in spirito controrivoluzionario”. E’ condannata a 3 anni di confino in Siberia. Viene liberata il 26 dicembre 1932.