CEGEL’SKIJ NIKOLAJ
(1896-1951) |
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sacerdote greco-cattolico |
Padre
Nikolaj nasce nella famiglia di un sacerdote greco-cattolico nel villaggio
Strusov, provincia di Ternopol’ (Ucraina). Terminata la scuola media,
entra al ginnasio dell’Imperatore Francesco Giuseppe a Ternopol’, dove
ottiene ottimi voti. Passa quindi alla facoltà teologica dell’Università
di Leopoli, che conclude nel 1923. Il 4 maggio 1925 viene ordinato sacerdote
dal metropolita Andrej Šeptickij, che gli affida la parrocchia del villaggio
di Soroka. Padre Nikolaj si dimostra fin dall’inizio un pastore d’anime
diligente, preoccupato della formazione dei suoi parrocchiani. Organizza
in parrocchia diverse fraternità, fra le quali l’Apostolato della preghiera,
la Fraternità dei Santissimi Sacramenti, la Fraternità della Sobrietà
(per combattere l’alcoolismo) e l’Azione cattolica. Nel 1934 inizia la
costruzione di una nuova chiesa, perché la vecchia è insufficiente a contenere
tutti i fedeli. Nel 1938 padre Nikolaj è nominato decano del distretto
di Grymajlov.
Alla fine della seconda guerra mondiale iniziano le repressioni massicce
contro la Chiesa greco-cattolica e padre Nikolaj viene arrestato il 28
ottobre 1946, rinchiuso nella prigione dell’ex convento benedettino di
Podkamen’ e il 27 gennaio 1947 condannato dalla Corte marziale a 10 anni
di lager a regime severo, alla privazione dei diritti civili e alla confisca
dei beni. La famiglia del sacerdote, moglie e quatto figli, è condannata
al «confino perpetuo» nella regione del lago Bajkal, in Siberia.
Padre Nikolaj Cegel’skij viene trasferito nel lager di Javas, in Mordovia,
presso la stazione di Pot’ma, in condizioni di salute precarie. Muore
in lager il 25 maggio 1951.
Viene beatificato il 27 giugno 2001 in occasione della visita di papa
Giovanni Paolo II in Ucraina.
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