BartaŠeviČ Aleksandr IosifoviČ (1910 – 1937)

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laico cattolico

Aleksandr nasce a Kujki, governatorato di Vicebsk in una famiglia di commercianti. Vive a Pietroburgo e lavora in una fabbrica come falegname ed è parrocchiano della chiesa dell’Immacolata Concezione della Santissima Vergine Maria.
L’8 maggio 1931 viene arrestato assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cristiani (Processo “Bojno”). Viene liberato per mancanza di prove. Il 13 agosto 1937 è nuovamente arrestato, condannato alla pena capitale e fucilato il 5 settembre 1937.