BANDERA ANDREJ
MICHAJLOVIČ (? - 1941) |
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sacerdote greco-cattolico |
Padre
Andrej nasce in una famiglia borghese della città di Stryj, regione di
Leopoli. Terminati gli studi teologici all’Università di Leopoli, si sposa
con Miroslava Vladimirovna Glodzinskaja. Viene ordinato sacerdote greco-cattolico
e come prima esperienza di apostolato gli viene affidata la parrocchia
di Staryj Ugrinov. Fra le numerose attività del giovane sacerdote ricordiamo
la fondazione dell’associazione Prosvita e del circolo culturale La scuola
patria. Nella casa di padre Andrej c’è una ricca biblioteca e qui si riuniscono
di frequente gli intellettuali e le persone impegnate attivamente nella
vita nazionale della Galizia.
Nel 1918 padre Andrej è nominato deputato del parlamento della Repubblica
popolare dell’Ucraina Occidentale per la città di Stanislav (ribattezzata
Ivano-Frankovsk in epoca sovietica). Durante la guerra polacco-ucraina
è cappellano militare dell’Armata galiziana ucraina, in quel reparto dell’esercito
che negli anni 1920-1921 combatte sia contro i bolscevichi che contro
le armate bianche. Colpito dal tifo, viene smobilitato e ritorna in Galizia.
Nell’autunno del 1920 padre Andrej ritorna a fare il parroco a Staryj
Ugrinov, dove rimane fino al 1933, quando gli viene assegnata la parrocchia
di Volja Zadereveckaja.
Con l’arrivo dell’Armata Rossa nell’Ucraina Occidentale, padre Andrej
viene arrestato il 23 maggio 1941, portato nella prigione di Kiev e condannato
alla pena capitale.
Padre Andrej Bandera viene fucilato il 10 luglio 1941.
Due figli di padre Andrej, Aleksandr e Vasilij, muoiono nel lager di Auschwitz
nel 1942; il figlio Bogdan muore al fronte combattendo contro i tedeschi;
il figlio Stefan, esponente di spicco del movimento nazionale ucraino,
viene ucciso a Monaco di Baviera, dov’era emigrato, dagli agenti dei servizi
segreti sovietici. Le figlie Marta, Vladimira e Oksana vengono deportate
dai sovietici nella regione di Krasnojarsk, da dove sovente sono richiamate
a Mosca dal KGB affinché depongano contro il fratello Stefan. Tutte, però,
si rifiutano di collaborare con i servizi di sicurezza e ritornano al
confino. Da aggiungere che i sei figli di Vladimira Davidjuk-Bandera,
figlia di padre Andrej, vengono sottratti alla madre e allevati, per essere
rieducati, in un orfanotrofio statale.
La Chiesa greco-cattolica ha iniziato recentemente la causa di beatificazione
di padre Andrej Bandera
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