BalaŠev Vladimir Vasil’eviČ (1880 – 1937)

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laico cattolico

Vladimir nasce a Shadrinsk , governatorato di Perm nella famiglia di un commerciante. Nel 1905 è arrestato e imprigionato per 6 mesi “per aver preso parte a sommosse di studenti” a Pietroburgo. Nel 1909 termina l’Istituto tecnico e in seguito lavora come ingegnere. Nel 1909 passa al cattolicesimo ed è parrocchiano della chiesa della Discesa dello Spirito Santo sempre a Pietroburgo. Nel 1913 è redattore della rivista “La parola della cerità”. Nel maggio 1917 prende parte al primo Consiglio del cattolicesimo russo a Pietroburgo. Nel 1918 si trasferisce a Mosca, è segretario della chiesa della Nascita della Santissima Vergine Maria che si trova nell’appartamento degli Abrikosov ed entra nel Terzo ordine di S. Domenico.
Il 16 novembre 1923 è arrestato a Mosca assieme ad un gruppo di cattolici e il 19 maggio 1924 è condannato a 10 anni di lager da scontasi nelle isole Solovki. All’inizio del 1935 (dopo 11 anni abbondanti) Vladimir viene liberato e può riprendere il suo lavoro di ingegnere, ma per pochi mesi perché il 15 agosto 1935 è nuovamente arrestato e condannato ad atri 5 anni di lager che sconta a Sevvostoklag.
Nel 1937 viene arrestato nel lager e condannato alla pena capitale (occorreva adempiere la quota del massacro stabilita dal partito a Mosca).
Il 5 dicembre 1937 Vladimir Vasil’evič Balašev viene fucilato.