Michail nasce nel villaggio Krunča. Trova lavoro
a Kiev come sarto e frequenta la chiesa di S. Nikolaj. Nel 1926 viene
arrestato e condannato ad un anno di reclusione per “sottrazione alla
proprietà socialista”. Dopo la liberazione ritorna a Kiev ed è scelto
come presidente del consiglio parrocchiale. Il 27 luglio 1937 viene arrestato
assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici (Processo “Sambor”),
accusato di “svolgere attività controrivoluzionaria, nazionalista, spionistica
per compito del consolato polacco di Kiev”. Il 9 agosto 1937 è condannato
alla pena capitale e il 15 agosto 1937 viene fucilato.
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