Nasce in una famiglia ortodossa nel villaggio di
Berestečko, regione di Volyn’, Ucraina Centrale. Dopo gli studi di teologia
compiuti nel seminario ortodosso di Žitomir, viene mandato a studiare
all’Accademia teologica a San-Pietroburgo. Si sposa e viene ordinato sacerdote
ortodosso nel 1914. Poi ricopre i seguenti incarichi: dal 1913 al 1917
professore di teologia al seminario ortodosso a San-Pietroburgo, dal 1918
al 1920 professore presso la facoltà di teologia all’Università statale
ucraina a Kamenec Podol’skij, rettore del seminario ortodosso a Kremenec.
Viene nominato protoierej mitrato. Il regime polacco proibisce a padre
Tabins’kij di esercitare il ministero sacerdotale, l’attività pastorale,
e di usare la lingua ucraina nella liturgia e nelle prediche. Nel 1920
viene fatto prigioniero dai polacchi e portato nel lager di Šap’jurno.
Liberato dal lager, inizia la sua attività pastorale nella regione di
Volun’. Nel 1932 passa alla Chiesa greco-cattolica ucraina. Durante la
Seconda Guerra Mondiale diviene professore all’Accademia teologica di
Leopoli. Quando l’Armata Rossa entra a Leopoli, viene arrestato e deportato
in Siberia, dove muore. |