Aleksandra nasce in Bielorussia, vive a Krasnojarsk,
è parrocchiana della chiesa locale e domestica di padre Ieronim Cerpento.
Il 16 luglio 1935 è arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici
cattolici (Processo “Cepento”). Il 24 giugno 1936 è condannata a 4 anni
di lager e alla confisca di tutti i suoi beni. Sconta la pena nel lager
di Krasnojarsk. |