Šutce Aleksandra Feliksovna (1905 - ?)

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laica cattolica

Aleksandra nasce in Bielorussia, vive a Krasnojarsk, è parrocchiana della chiesa locale e domestica di padre Ieronim Cerpento. Il 16 luglio 1935 è arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici (Processo “Cepento”). Il 24 giugno 1936 è condannata a 4 anni di lager e alla confisca di tutti i suoi beni. Sconta la pena nel lager di Krasnojarsk.