Pudneks Konstantin

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sacerdote cattolico

Padre Konstantin, sacerdote lituano di rito latino viene arrestato dopo l’arrivo dell’esercito sovietico in Lituania, accusato di attività antisovietica. E’ condannato alla confisca dei beni e al lager da scontare a Ozernyj, il lager più grande dell’URSS.
Il sacerdote mariano Iosif Germanovič ne parla nelle sue memorie: “Ho incontrato il sacerdote lituano Konstantin nell’ospedale centrale del lager: età media, magro, pallido, ma dall’anima di un bambino. Non si preoccupava della sua malattia, non ne parlava e neppure della sua condanna, silenzioso, un umile servo di Dio. Solo qualche volta era triste pensando ai suoi genitori: “Oh, Signore, come possono vivere senza di me? Quanto saranno preoccupati per me? Come mi aspetteranno, poveri vecchi? Quanto li compiango” … Lui dubitava di poterli rivedere. Sono passati due anni ed ho saputo che è morto nel lager”.