KrŠuel’nickaja Kamilla Nikolaevna (1892 – 1937)

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suora cattolica

Kamilla Nikolaevna nasce a Baranoviči. Terminati gli studi all’Università di Mosca, si stabilisce a Mosca e tiene rapporti con A. N. Abrikosova, igumena della comunità delle suore domenicane di rito orientale. Suo padre spirituale è il vescovo Neveu. Nell’agosto 1932, dopo la liberazione dalla infermeria del carcere Butyrka dell’Abrikosova, Kamilla la invita nel suo appartamento dove i giovani si riuniscono per discutere su temi religiosi. Nella notte del 28 luglio 1933 Kamilla viene arrestata assieme ad un gruppo di russi cattolici. Il giorno seguente, durante l’interrogatorio, Kamilla dichiara: “Mi considero contraria al sistema sovietico. La ragione fondamentale del mio atteggiamento è che nella Russia sovietica manca la libertà … Come credente considero che nella Russia Sovietica non si possa apertamente confessare la propria fede. La chiesa, di qualsiasi denominazione, viene perseguitata, i migliori figli della Chiesa sono condannati”. Il 19 febbraio 1934 Camilla è condannata a 10 anni di lager da scontare alle isole Solovki. Anche nel lager Camilla resta fedele alle sue convinzioni e conserva buoni rapporti con i sacerdoti detenuti. Nel lager si innamora di un uomo che in seguito viene a sapere essere una spia. Nel 1937 viene arrestata nel lager e condannata alla pena capitale. il 27 ottobre 1937 Kamilla Nikolaevna è fucilata.