Ekaterina Ivanovna nasce in una famiglia di commercianti.
Termina la facoltà fisico-matematica all’Università di Mosca e frequenta
per quattro anni i corsi dello Istituto di Medicina. Entra nella comunità
domenicana dell’Abrikosova, pronuncia i voti e prende il nome di Ioanna.
L’8 marzo 1924 è arrestata a Mosca assieme ad un gruppo di cattolici russi.
Il 19 maggio 1924 è condannata a 3 anni di confino da scontare a Tobol’sk
dove lavora come insegnante in una scuola. Nel 1926 è trasferita a Dem’janskoe.
Il 9 maggio 1927 è liberata dal confino con la proibizione di stabilirsi
nelle 7 maggiori città dell’URSS. Trova di sistemarsi a Krasnodar dove
temporaneamente lavora in un istituto di statistica ed inseguito dà lezioni
private di matematica e di fisica. Nel 1931 prepara Ruvim Propiščin a
passare al cattolicesimo |