DankaniČ Michail MichajloviČ
(1913 – 1969) |
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sacerdote greco cattolico |
Padre Michail nasce il 2 agosto 1913 in una famiglia
di contadini nel villaggio Obava. Dopo aver studiato nel ginnasio di Mukačevo,
nel 1932 entra nel seminario diocesano di Užgorod e il 16 agosto 1936
viene ordinato sacerdote dal vescovo greco cattolico Aleksandr Stojka.
Dal 1936 al 1945 celebra nel villaggio Kričevo. Secondo il decreto del
Soviet dell’Ucraina transcarpatica sulla consegna delle chiese greco cattoliche
alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, la chiesa del villaggio
Kričevo viene consegnata alla comunità ortodossa. Allora il vescovo designa
padre Michail parroco nel villaggio natio. Qui all’inizio del 1949 il
KGB propone a padre Michail di passare alla chiesa ortodossa, ma lui rifiuta
categoricamente.
Il partito, in risposta, gli toglie la facoltà di esercitare ovunque il
ministero sacerdotale. Padre Michail è obbligato a lasciare, assieme alla
famiglia, la casa parrocchiale. Si rifugia dalla sorella della moglie,
Marija Ganuščak, nella città Velikij Bereznyj e trova lavoro come aiuto
ragioniere in una organizzazione statale per la provvista del grano.
Come succede per tutti i sacerdoti greco cattolici, anche padre Michail
è pressato con indicibile insistenza a passare alla chiesa ortodossa.
Quando tutti gli sforzi appaiono palesemente inutili, l’11 gennaio 1951
viene arrestato e il 23 marzo condannato a 25 anni di lager e alla confisca
dei beni. Dalla prigione di Užgorod viene avviato al lager nella provincia
di Irkutsk (Siberia Orientale) dove padre Michail lavora nelle costruzioni.
Grazie all’amnistia generale può ritornare a casa nell’ottobre del 1955.
A Velikij Beresnyj non riesce a trovar lavoro. Dopo lunghe ricerche è
assunto come manovale a Užgorod.
Naturalmente padre Michail non dimentica la sua missione sacerdotale.
Si inserisce nella chiesa clandestina catacombale e il suo appartamento
diventa cappella per la celebrazione della Divina Liturgia ed incontro
per i fedeli che accorrono per confessarsi ed essere educati alla fede.
Padre Michail Dankanič muore il 24 febbraio 1969 e viene riabilitato il
3 marzo 1992.
La moglie di padre Michail, Margarita Medve (1916–1990) insegnava nei
villaggi dove il marito era parroco. Dopo l’arresto di padre Michail,
viene licenziata dalla scuola e le è impedito, come di norma, di trovare
un lavoro decente e stabile; deve accontentarsi di occupazioni pesanti
e stagionali. Restano con lei due figli piccoli. La figlia Magdalina ricorda
quegli anni: “La mamma in casa era sempre un’insegnante; curava attentamente
la nostra formazione. Era severa, attenta e giusta. A noi bambini diceva
sempre: Non siete ricchi, ma potete esserlo nella testa. Nessuno potrà
togliervi la ricchezza che avete dentro di voi.”
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