Juzefa Georgievna nasce a Pskov. Vive a Pietroburgo dove lavora come ragioniera ed è parrocchiana della chiesa di S. Casimiro. Nel 1922 entra nell’ordine del Sacro Cuore di Gesù, organizza scuole illegali e nel 1931 è arrestata assieme ad un gruppo di sacerdoti e laici cattolici (Processo “Vojno”). Il 7 marzo 1932 è condannata a 3 anni di lager che sconta a Belbaltlag. E’ liberata nel giugno 1933, ritorna a Leningrado e lavora in un bar. Nell’aprile 1935 è arrestata di nuovo, non è condannata , ma viene allontanata da Leningrado. Dall’aprile 1947 vive illegalmente a Leningrado per lavorare nella chiesa catacombale. Nel 1950 è arrestata ancora una volta e il 2 settembre dello stesso anno è condannata a 10 anni di lager. Con il KGB non si scherza! Viene condotta nel lager di Krasnojarsk e liberata attorno all’anno 1957. Ritorna a Leningrado e qui si perdono le sue tracce. |