Elena Nikolaevna nasce nel governatorato Nižegorod.
Terminati gli studi ginnasiali si trasferisce a Mosca dove lavora come
ragionier nella biblioteca di un teatro. Nel novembre del 1932 fa conoscenza
del vescovo Neveu, in seguito nell’agosto 1933 passa al cattolicesimo
e segretamente pronuncia i voti monastici prendendo il nome di Evgenija.
Nel suo atto di consacrazione leggiamo “diventare martire per la fede
in Cristo e con le proprie sofferenze servire la causa dell’annuncio evangelico”.
Su disposizione del vescovo Neveu frequenta il consolato francese ed è
tramite dei rapporti fra Neveu e il vescovo Varfolomej Remov passato segretamente
al cattolicesimo. Il 21 febbraio 1935 è arrestata a Mosca assieme alla
comunità cattolica che frequenta il monastero Vysoko-Petrovskij, accusa
di “essere membro di una associazione controrivoluzionaria di cattolici
che si ritrovano presso un monastero clandestino”. Il 26 aprile 1935 è
condannata a 5 anni di lager da scontare alle isole Solovki. Non conosciamo
ulteriori notizie. Nell’interrogatorio del 25 febbraio 1934 Elena dichiara:
“Personalmente considero: dal momento che l’ondata di materialismo travolge
le masse popolari, sia necessaria l’unione delle Chiese”. |