Rafal’skaja Karolina Marija Stepanovna (1883 – 1960)

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laica cattolica

Karolina nasce a Michajlovka, provincia di Žitomir. Fino al giorno dell’arresto vive a Velikij Les, provincia di Žitomir, sposata con 11 figli. Donna di grande fede. Insieme con una sua amica dirige il gruppo di preghiera del paese. Nel 1919 è arrestata e rinchiusa di forza in un manicomio, in piena salute psichica. Viene liberata dal manicomio nel 1922 e, ritornata al paese, dirige clandestinamente il gruppo di preghiera della “Comunità dello Scapolare”. Nel settembre del 1938, dopo la fucilazione del marito, viene arrestata dall’NKVD e condannata al confino perenne a Malin, provincia di Kiev. Non se la sente di vivere al confino senza famiglia e quindi ritorna clandestinamente al paese dove vive in segreto fino all’arrivo dell’esercito tedesco. Perde completamente la vista e vive cieca fino alla morte: Nonostante la persecuzione , educa i suoi figli nella fede della chiesa cattolica. Tutti i suoi figli vengono battezzati e si sposano in chiesa come pure una buona parte dei nipoti. Muore nel 1960 e viene sepolta nel villaggio Verba, provincia di Rovnensk.