Francisk entra nell’0rdine dei gesuiti, pronuncia
i voti solenni e viene ordinato sacerdote. Nel 1949 il potere sovietico
pretende che lui rinunci al monachesimo. Rifiutatosi, è arrestato, accusato
di essere “spia del Vaticano” e condannato a 25 anni di lager che sconta
a Vorkutlag, poi a Tajšetlag ed infine a Temlag. Viene liberato dopo 16
anni di lager. Nel 1990 è parroco della chiesa di S. Ljudvig a Mosca.
Nel 1991, dopo l’organizzazione dell’Amministrazione Apostolica a Moska,
padre Francisk ritorna in patria, in Lituania dove continua a svolgere
il suo ministero sacerdotale fino alla morte avvenuta il 24 agosto 1997.
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